mercoledì 1 luglio 2009

Arriva l'estate

E il blogger va in vacanza, vi direte.
E invece NO!
Sono giorni di lavoro piuttosto intenso in archivio: dobbiamo chiudere Vezza d'Oglio e iniziare Temù con le ragazze del Leggio, la cooperativa per cui lavoro.
Ho ricevuto una segnalazione da parte di Licia & Federica, che, imbattendosi in Bertoni in archivio a Modena - ormai loro seconda casa? - hanno avuto due titoli da aggiungere alla sua bibliografia. Eccoveli:
  1. Gina Fasoli: "Guida allo studio della storia medievale moderna contemporane" Patron;
  2. Didi-Huberman(?n):"Storia dell'arte e anacronismo delle immagini" Bollati Boringhieri 2008.
Pubblico anche un articolo per la bibliografia di Archivistica Generale (Fregni): direttamente da Archivium 1970, M. Robert-Henri Bautier: La phase cruciale de l'histoire des archives!
A presto, buona estate e fatevi sentire!

5 commenti:

  1. Ciao Ivan, ottimo lavoro e complimenti invidiosi per la foto. Grazie per il Bautier che è molto interessante anche se non sono riuscito a tradurre tutto, magari in autunno ne riparliamo con chi conosce bene il francese.
    Io non ho incontrato Bertoni a Modena ma vi giro il link ad un intervento della dott.ssa Fregni su Siusa che mi sembra interessante anche in relazione a quanto ci ha detto a lezione Ingrid Germani su archivistica e informatica.

    http://www.archivi.beniculturali.it/servizioII/documenti/02-fregni.pdf

    Saluti a tutti

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  2. Grazie mille Francesco! Provvederò a mettere tutto nella nostra "bibliografia".

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  3. Ciao Ivan,

    sono capitato per caso sul vostro blog.

    Vi suggerisco di chiedere ai vostri docenti della Scuola d'archivio qualche lezione sul diritto d'autore, cosi' da apprendere le elementari norme che regolano la "riproduzione di brani o di parti di una qualsiasi opera".

    La materia e' indubbiamente molto complessa, ma pur ammettendo i margini d'interpretazione che la norma presenta, stupisce l'ingenuita' con cui sono messi tranquillamente a disposizione sul web parti di opere, alcune di recentissima pubblicazione (vedi ad esempio Carucci-Guercio). E cio' da parte di chi - seppur latamente - "opera nel campo", come si suole dire.

    Non sto poi a sottolineare i profili di responsabilita' che sono in capo a chi gestisce un blog: c'e' un ampio dibattito in Rete e reiterati tentativi del legislatore di proporre norme in materia fortemente restrittive e impegnative per i soggetti attivi in Rete.

    Se hai/avete consapevolezza di questi temi, dimentica pure questo post; in caso contrario, ti/vi consiglio di incassare il sarcasmo e di metterti/vi al lavoro per migliorare la vostra preparazione e per far crescere la vostra iniziativa.

    Un archivista

    P.S. Ti prego di evitare la solita manfrina sul fatto che non mi firmo, e non ho il coraggio di assumermi la responsabilita' di cio' che scrivo, e bla bla bla. Semplicemente, il mio nome e' irrilevante :-)

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  4. Caro archivista anonimo, le tue osservazioni sono indubbiamente importanti e di grande attualità, ma perdono qualsiasi valore nel momento in cui ti nascondi dietro l'anonimato dopo aver lanciato larvate accuse di violazione del diritto d'autore. Non è irrilevante conoscere il tuo nome, considerato soprattutto il fatto che parli di "profili di responsabilità" nel momento preciso che ti giri di spalle e il tuo profilo resta nell'ombra.
    Francesco

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  5. Caro anonimo,
    penso che ci sia un discrimine tra diritto d'autore e buon senso.
    Permettere a persone che studiano la materia di recuperare articoli altrimenti introvabili di riviste o testi oramai fuori catalogo non mi pare costituisca un danno economico per nessuno. Sarei però felicissimo di avviare un dibattito su questo, quindi ti prego, se puoi e vuoi, continua a leggerci e a farti sentire!
    Per quanto riguarda gli autori i cui diritti sto violando, invito tutti i detentori dei diritti, se si sentono lesi, a contattarmi all'indirizzo kerux83@gmail.com. Avrò la massima attenzione per le loro richieste.

    Oh, sì, e per quanto riguarda le responsabilità di chi gestisce un blog... mi sembra che il legislatore sia abbastanza impreparato ad affrontare la materia.
    Ma ne parleremo, al limite.

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