mercoledì 18 dicembre 2013

Archivisti di tutto il mondo, uniamoci!

Pubblico una lettera aperta  del gruppo Archivisti In Movimento (Archim, cercatelo su Facebook).
L'11 io sarò a protestare (devo ancora decidere come). Voi? ;)

 

LETTERA APERTA AGLI ARCHIVISTI IN FORMAZIONE

18 décembre 2013, à 13:19
Questo è un appello agli allievi che stanno frequentando le Scuole di Archivistica, Paleografia e Diplomatica degli Archivi di Stato di Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Firenze, Genova, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Parma, Perugia, Roma,Torino,Trieste e Venezia; agli allievi dei corsi di laurea in Archivistica, ai laureandi e ai dottorandi nella stessa materia; agli allievi della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari e a quelli della Scuola Vaticana di Paleografia, Archivistica e Diplomatica. E non solo a loro: ci rivolgiamo a tutti i professionisti culturali in formazione nelle università, nelle scuole di specializzazione, nei corsi post lauream, qualunque sia il loro interesse.


L'11 gennaio 2014 tutti i professionisti dei Beni Culturali scenderanno in piazza per protestare contro la miopia delle politiche statali in materia di occupazione nel settore culturale, politiche che non fanno che riproporre stancamente percorsi formativi senza conclusione, che tengono i professionisti già ampiamente formati in un perenne stato di minorità professionale ed esistenziale; che, per far fronte a necessità contingenti e realizzare dei progetti-vetrina ricorrono, ancora e sempre, a forme di precariato mascherato da formazione, e quindi retribuito con compensi insufficienti a garantire al lavoratore foss'anche un mese di indipendenza.

Quello che serve invece è ben altro: servirebbe creare, mediante opportune politiche fiscali, previdenziali, di semplificazione burocratica, di accesso al credito, di informazione nei confronti di un mercato che spesso ignora determinate figure professionali, condizioni favorevoli al nascere di startup, libere imprese e imprenditori capaci di muoversi da soli sul mercato del lavoro, eliminando i mille intermediari che attualmente pretendono di gestire i lavoratori nei rapporti con i committenti: in una parola, politiche che consentano ai lavoratori di creare, inventare, immaginare lavoro dove ancora sembra non esserci.

Tutto questo riguarda anche voi, soprattutto voi. In questo momento, formandovi state costruendo i professionisti che sarete domani, siete già, almeno nei vostri progetti e nei vostri sogni, quei professionisti che presto dovranno fare i conti con la realtà, fatta dell'ennesimo provvedimento emergenziale, paternalista e palliativo che ci tratta come una specie indifesa e fragile, da sostenere con progetti occupazionali che altro non sono se non inutili ammortizzatori sociali che presto ci lasceranno dove e come ci hanno trovato, se non peggio: perché avremo speso un altro anno girando a vuoto, sperando magari nell'ennesima assunzione di massa ope legis. Mentre il resto è, letteralmente, deserto.

Per questo gli ARCH.I.M. – Archivisti In Movimento vi invitano, con tutto il calore possibile, a manifestare l'11 gennaio (assieme all'Associazione Nazionale Archeologi, all'Associazione Nazionale Archivistica Italiana, all'Associazione Bianchi Bandinelli,alla Confederazione Italiana Archeologi e molti altri) per mostrare a noi, a chi ci governa, ai professionisti degli altri settori, ai nostri futuri committenti, ai nostri amici e ai nostri detrattori che i professionisti dei Beni Culturali non sono quella massa confusa, fannullona e inconcludente che molti hanno cercato di tratteggiare: tutt'altro. Hanno idee chiare invece su chi sono, su cosa vogliono e dove vogliono andare. Il futuro si può ancora costruire.

Per informazioni e adesioni:
archivistinmovimento@gmail.com
500no@archeologi.org